Occhi spalancati, bocca aperta, salivazione azzerata.
Questa è stata la mia condizione per 2 minuti netti, non appena Il Team Zeta (se non sai chi sono clicca QUI) mi ha parlato di voler realizzare una maglietta che parlasse di endometriosi.
Quando la mia bocca ha ricominciato a muoversi mi è venuto spontaneo chiedere: "Aurora... ma che cos'è l'endometriosi?"
Ho preferito dichiarare subito la mia ignoranza.
CONSAPEVOLEZZA
Aurora mi spiega che è una patologia che colpisce circa 1 donna su 10.
In termini medici si parla di endometriosi quando l'endometrio, una mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, è presente invece all’esterno dell’utero.
Questo causa forti dolori, simili a quelli delle mestruazioni; in molti casi potrebbe svilupparsi in modo cronico e portare all'infertilità.
È una malattia silenziosa ed invalidante che ha effetti pesantissimi anche sul morale della persona, sulla vita di tutti i giorni e sulle relazioni con gli altri.
La donna vive il disagio e la difficoltà di far capire che non sta bene e l'imbarazzo nell'affrontare un argomento delicato e spesso sconosciuto, con il rischio che le altre persone ti cataloghino per l'ennesima volta come "debole".
LA SFIDA DELLA ZETA!
Più Aurora mi parlava, più emergeva la sua emozione nel raccontare come tante donne vivono questo problema, in silenzio e tra grandi difficoltà.
Ammettiamolo: incontrare ragazzi di 20 anni che vogliono affrontare con una maglietta un tema così delicato... sono alieni!
Anzi no... e questo è un insegnamento gigante per tutte le generazioni che li precedono.
Durante la presentazione mi sono emozionato anche io e ho capito il valore di questa sfida incredibile.
Una sfida adatta al Progetto Zeta.
"Ci sto ragazzi! Realizziamola!"
LA MISSION DI "RISE UP"
La missione di questa maglietta è rompere un taboo: quello di parlare di una malattia attraverso una t-shirt e generare consapevolezza sull'endometriosi.
Spesso la moda non tocca temi così delicati; sono temi scomodi, difficili e diciamocelo... molto meno commerciali.
E quando lo fa c'è sempre una pesantezza di fondo che ti fa indossare quel capo una volta,per poi nasconderlo nell'armadio.
La sfida è stata proprio questa: creare una maglietta coraggiosa che sapesse unire originalità, estetica e leggerezza senza perdere il valore di un messaggio così importante.
Una t-shirt che tutti, senza distinzione di genere, indosserebbero ogni giorno, cancellando imbarazzi e dimostrando consapevolezza.
Il risultato è stato PAZZESCO.
I DETTAGLI
Ogni dettaglio non è casuale e trasforma RISE UP in una grafica positiva, fresca ed estremamente potente.
LA GRAFICA
Il fiore (simbolo principale della grafica) rappresenta la delicatezza, la femminilità e la bellezza.
La sua fioritura della crescita è sinonimo di vita richiamando il valore della salute e della fertilità.
L'abbraccio del corpo corpo femminile è simbolo di apertura ed accoglienza, allontanando quel disagio che spesso traspare quando si parla e si affronta una malattia.
La scritta "I'm Aware" è una straordinaria ed importantissima dichiarazione di consapevolezza.
I COLORI
La scelta dei colori prende ispirazione dagli anni '60/'70, periodo simbolo della rivoluzione sessuale e dello sdoganamento di tanti taboo sessuali.
Colori pieni di energia, positivi ed allo stesso tempo delicati che richiamano le varie malattie genitali, come l'endometriosi, allontanando però quella pesantezza con cui spesso la società le affronta.
IL NOME
Il nome RISE UP si traduce con alzati o alzarsi.
Riassume la volontà di far emergere più consapevolezza sull'endometriosi, perché non sia più una malattia silenziosa che provoca disagio e vergogna.
È un nome positivo, forte, energetico che invita tutti all'azione, quasi in modo rivoluzionario.
Perché rivoluzionario è anche il suo essere così coraggiosa tanto da rompere taboo decennali.
I PROSSIMI PASSI
Ora sai perché sono rimasto a bocca aperta quando i ragazzi del Team Zeta me l'hanno proposta e presentata.
Questa maglietta è un grande passo e non ci fermeremo qui.
Vogliamo che RISE UP diventi lo strumento per un cambiamento, continuando a modo nostro e con i nostri mezzi a comunicare e diffondere una visione più consapevole sull'endometriosi.
E continuando a rompere taboo.
